Il Primo Chakra, Muladhara.



“Io esisto”: la radice e il sostegno dell’organismo. Il suo funzionamento eccessivo o insufficiente è causa di problemi legati alla volontà di vivere, al soddisfacimento dei bisogni materiali e alla sicurezza personale
 E’ l’inizio del viaggio, la base del sistema, la pietra su cui poggiano gli altri chakra.
L’energia della materia, del denaro, del cibo, delle cose solide e terrestri, delle radici che penetrano profondamente nella realtà e ne traggono nutrimento.
E’ la capacità di appropriarsi di ciò che è indispensabile per il proprio sostentamento, dal cibo allo spazio, alla posizione sociale, al proprio compagno o compagna.
Energia di movimento, di conquista, di aggressività.

Colore e forma del chakra Muladhara


I colori associati a Muladhara sono il rosso e il nero. Il chakra è situato alla base della spina dorsale, nella zona del perineo, tra i genitali e l’ano.
Gli organi corrispondenti sono i piedi, le gambe, le ginocchia, il bacino, la colonna vertebrale, le ghiandole endocrine surrenali, l’apparato genitale, la vescica, l’intestino crasso, la muscolatura, lo scheletro osseo e il sistema nervoso autonomo.
Il senso corrispondente è l’olfatto.

Sintomi e simbologia

L’adrenalina e la noradrenalina vengono secreti in situazioni di emergenza o di stress.
Il surrene racchiude quindi una energia capace di conquistare, creare e conservare la vita.
Le patologie di questa parte riguardano la difficoltà di accettare e integrare la parte materiale dell’esistenza, intendendo con “materia” anche tutto ciò che simbolicamente è legato al mondo della madre, e quindi il nutrimento, la protezione, la maternità. Problemi alle gambe indicano rigidità di fronte alle situazioni, difficoltà di adattamento, difficoltà nel tenere i piedi per terra.
Anche i problemi economici sono sintomi che riguardano il primo chakra, indicando rifiuto della propria energia creativa.
Ansia, stress, paura, angoscia, timor panico, insonnia rivelano una relazione conflittuale con la vita e con la realtà.
Amenorrea, dismenorrea rappresentano il rifiuto della sessualità o della identità sessuale, infiammazione del nervo sciatico negazione del contatto con la terra e la realtà, emorroidi e stitichezza difficoltà nel lasciar andare il passato e i vecchi rancori.

Come riequilibrare il Muladhara

Per riequilibrare il primo chakra, la soluzione più semplice consiste nell’effettuare una meditazione sdraiati a terra, a occhi chiusi e col capo rivolto a nord, appoggiando direttamente i cristalli sulla pelle nuda in corrispondenza dell’inguine e al centro dell’osso pubico.
Si possono utilizzare cristalli di rocca per potenziare l’effetto delle pietre, tenendoli in mano o disponendoli in cerchio intorno al corpo, con le punte rivolte al centro. Scaricare e sciacquare le pietre sotto l’acqua fredda dopo l’uso.
Le pietre correlate al primo chakra sono: agata nera e grigia, corallodiaspro rossoematitegranatomagnetiteossidiana, onice, pirite,rubinotormalina nera.
Esistono anche suoni abbinati al chakra che possono anche essere usati come base musicale per eseguire un massaggio delicato e circolare in senso orario effettuato con 20 ml di olio di sesamo e poche gocce di olii essenziali specifici per il primo chakra.

Gli
 olii essenziali correlati al primo chakra sono: 
Sono ottimi anche la cromoterapia, il massaggio ayurvedico (pranico keraliano), alcuni esercizi di yoga o di tai chi chuan. Esistono infine esercizi specifici per riportare in equilibrio i chakra; si tratta di movimenti codificati in tempi antichi conosciuti come i cinque tibetani, intrinsecamente collegati alla dottrina dei chakra.