Il Secondo Chakra. Svadhishtana.











“Io sento”: Svadhishtana è il secondo chakra, il centro del desiderio e della capacità di provare emozioni. Il suo funzionamento eccessivo o insufficiente è causa di problemi legati alla sessualità, ipersensibilità, disturbi ai reni e alla circolazione





Svadhishtana è in relazione all’elemento acqua e racchiude la capacità di provare emozioni, è connesso con il desiderio di unione sessuale con l’altro e di riproduzione, sovrintende il bisogno di socializzare e di espadere la nostra personalità, l’equilibrio tra il dare e l’avere. Le qualità che lo caratterizzano sono la sensibilità e la creatività.

Svadhishtana: colore e forma del chakra

Il colore associato a Svadhishtana, il secondo chakra, è l’arancione. Il chakra è situato nel basso ventre, poco al disopra del pube, in corrispondenza dell’osso sacro.
 Gli organi associati sono: le gonadi (ovaie per le donne, testicoli per gli uomini), i reni e il sistema immunitario. Il senso corrispondente è il gusto.

Sintomi e simbologia

In queste ghiandole si manifesta la possibilità di dare al mondo una nuova vita attraverso la concentrazione e la conservazione e l’espressione del seme.
La memoria e l’energia ancestrale si addensano e si specificano in attesa di incontrare la terra (energia madre) e il cielo (energia creativa).
Qui tutto è già presente ma inespresso, regno delle infinite potenzialità, fulcro della riunione delle polarità (le gonadi sono organi doppi) nella divina unicità della creazione della vita.
Le patologie di questa sensibilissima parte dell’organismo sono chiaramente legate alla difficoltà di accettare la responsabilità della propria identità sessuale e riconoscere il proprio ruolo come uomo o donna.
Lo sviluppo dei caratteri sessuali sarebbe impossibile senza le gonadi e inizia quando l’embrione ha circa 40 giorni.
Con l’avvicinarsi della pubertà si incrementa drasticamente la produzione di ormoni sessuali ed è proprio qui che avviene una importante iniziazione, il passaggio dall’infanzia all’età adulta, l’inizio di un cammino che durante tutta la vita, attraverso prove continue, ci condurrà a comprendere sempre più profondamente la nostra essenza di uomini e donne.
Problemi alle ovaie, alla vescica, alla prostata, all’utero indicano chiaramente il conflitto con la propria identità, così come l’impotenza, la sterilità, la frigidità, l’assenza del desiderio o le deviazioni sessuali.

Svadhisthana, sessualità e potere creativo


Come riequilibrare il chakra Svadhishtana

Per riequilibrare il secondo chakra, la soluzione più semplice consiste nell’effettuare una meditazione sdraiati a terra, a occhi chiusi e col capo rivolto a ovest, appoggiando direttamente i cristalli sulla pelle nuda tra l’ombelico e l’osso pubico.
 Si possono utilizzare cristalli di rocca per potenziare l’effetto delle pietre, tenendoli in mano o disponendoli in cerchio intorno al corpo, con le punte rivolte al centro.
Scaricare e sciacquare le pietre sotto l’acqua fredda dopo l’uso. 
Le pietre correlate al secondo chakra sono: agata di fuococalcedonio rossocalcite arancionecorniolagiadaopale di fuocopietra di luna, zircone arancione.
Esistono anche suoni abbinati al secondo chakra che possono anche essere usati come accompagnamento per la meditazione e/o per eseguire un massaggio delicato e circolare in senso orario con 20 ml di olio di sesamo e poche gocce di olii essenziali specifici per il secondo chakra.
Gli oli essenziali correlati al secondo chakra sono: olio essenziale di ylang-ylang, olio essenziale di gelsomino, olio essenziale di bergamotto, olio essenziale di petit grain.
Sono ottimi anche la cromoterapia, il massaggio ayurvedico (in particolare il pranico keraliano), alcunetecniche yoga o di tai chi chuan. Esistono infine esercizi specifici per riportare in equilibrio i chakra; si tratta di movimenti codificati in tempi antichi conosciuti come i 5 tibetani, intrinsecamente collegati alla dottrina dei chakra.